Tab Article
"Il Diario di Carnojevic" è un libro febbrile, rapito, scritto sui ricordi d'infanzia nella provincia danubiana vojvodinese e il presente di morte esperita nella guerra. Né si può scegliere tra le due fascinazioni. Entrambe le narrazioni sovrapposte così energiche, così piene. Da una parte l'irruzione in scena delle anonime comparse di un mondo contadino remoto e delle sue gerarchie sociali e religiose, dall'altra la serialità dei soldati, la numerazione della loro scomparsa, l'anonimato funebre delle loro divise. Milos Crnjanski apre qui il laboratorio della sua originale scrittura: tra autoctonia balcanica e rapporto con l'avanguardia europea, tra forza della rappresentazione di realtà e simbolismi. Troverà infatti il lettore qui anche le tracce di quel manifesto "sumatraista" che Crnjanski scrive - rifiuto della Storia e profezia di un mondo naturale incontaminato e altro.